14.9.03

Switched on 15: Refried Cabrini-Dogana

L’annuncio iniziale di Harmonium si sovrappone all’avviso di uno sciopero nazionale. Due ragazze parlano in inglese due file dietro, hanno lunghi capelli biondi ma una delle due ha un accento milanese. Il basso rende le ruote del tram ellittiche. Le Clive Cussler-e e le Luis Sepulved-e non riceverebbero comunque lo sguardo dello slavososia elegante di Klaus Kinski giovane. Lo Boob Oscillator si innesta su un semaforo rosso e il suo ritmo cresce, mentre le ringhiere laterali discendono oblique verso l’undicesimo compleanno del Fiordaliso; per celebrarlo domenica 14 gran concerto di Bobby Solo. “Fosse stato Little Tony ci sarei andata”. 5, 4, 3,2, 1 spruzzati in serie. Sull’angolo de Il Ronchettino, montagna sdraiata sul fianco, il simbolo di FFWD bianco su sfondo grigio è una visione quasi gratuita e del tutto pornografica, preceduta dal mantra di un TRAM ripetuto n volte. I palazzi si assomigliano su Revox e si balla French Disco all’ingresso di Milano, ma non saprei dire quando ci sono entrato. Il film della testa che esplode e dondola per il sonno è l’eco di binari a esse percorsi una decina di minuti prima e la sua colonna sonora sono i tombini che inghiottono in un giorno acqua per una settimana. Poco prima di Via Giuseppe Lagrange è posteggiata una Mini Cooper che sul tetto ha la Union Jack e questo è Looove. In Piazzale XXIV Maggio la chitarra country irride una bandiera col sole verde tutta bagnata. Nei silenzi intertraccia le quattro ragazze all’inpiedi vicino al mio posto parlano in spagnolo di ipocrisia, dicono che gli italiani sono come gli inglesi. Animal or Vegetable (A Wonderful Wooden Reason…) monopolizza il centro e l’arrivo appena prima che la voce di Letizia – perché chiamare una figlia Letizia nel 1975? – ceda il passo e cominci la sua coda strumentale, suggestiva invece al ritorno nel buio serale poco illuminato del percorso inverso dal capolinea al campo base. La coda rumorista rende l’ascensore scricchiolante.