12.7.04

Traffic Festival Pt. 1: Meteo Sat

La prima serata del Traffic Festival, organizzata dai Subsonica, è stata Cieli su Torino (e a lui dico che anch’io ho il mio festival). Ancora lontani i propositi violenti di Valeria (andare ai Murazzi e picchiare a sangue Samuel) e Stefano (profanarne i resti con liquidi organici), sfidavo coi miei amici e colleghi le intemperie con la foga del completista, o meglio, con la sola reale intenzione di portare a Samuel i saluti e complimenti estetici di Antonella, visto che ai concerti mi capita di incrociare solo il pingue Casacci.
La pioggia del pomeriggio e della prima serata è scomparsa magicamente al nostro arrivo, fornendo solo spunti metereologici per le scalette (soprattutto quella dei Subsonica che non hanno approfittato solo delle nuvole rapide). I Linea 77, trovati sul palco al nostro arrivo, sono uno di quei gruppi che ti dicono che sei quasi un trentenne e allora se il vicino ti chiede chi sono e tu pensi che siano i L77, non lo dici per paura di sbagliare e di essere scherzato dai giovini e soprattutto dalle giovini intorno, che sanno anche i testi a memoria. I gruppi si susseguono, legati ognuno da un duetto e quindi penso che la scena torinese è molto affiatata anche se Subsonica e Linea 77 non si somigliano molto, anche se comunque c’è qualcosa come il Nu Metal che non ascolto.
Sui Subsonica ho ballicchiato, anche se la scaletta è stata così così e a momenti menzionava cirri e cumulonembi. Dopo il solito duetto, gli Africa United (cit.) hanno ricoverato War e i Persiana Jones hanno suonato allo stesso tempo Piove di Jovanotti e Stairway To Heaven. Finale tuttinsiemeappassionatamente, mentre con una birra mi avvio verso il parcheggio.