With impressions chosen from another time
Benjamin Biolay è riuscito prima di me a realizzare due miei sogni di bambino: diventare un eminenza grigia e ottenere un invito a pranzo una domenica sì e l’altra no a casa di Catherine Deneuve. Poi magari si stuferà e inventerà una scusa per non mettere la mani anche sul tuo disco o perché vorrebbe poltrire un po’ di più la domenica mattina, ma non è questo il punto. Se avete ascoltato della musica francese negli ultimi due anni probabilmente dentro c’era il suo zampino: dischi suoi, di sua sorella, della sua complice, di grandi del passato. Ognuno col suo approccio, ognuno diverso, ma a me ora interessa parlare d’altro anche perché per il momento il mio contatto con il mondo Biolay si limita a Chambre Avec Vue - giuro che prima o poi seguirò i consigli. Sono capitato sul suo sito, seee dicono tutti così, ma in realtà ci sono capitato davvero perché in quel momento cercavo altro e soltanto un’associazione di idee col paese cugino mi aveva sviato su quell’url. Così ho cliccato e mi sono ritrovato in cuffia le note di benvenuto di quella che si dovrebbe chiamare Exsangue, o meglio dei suoi primi secondi. Ne avevo letto in diverse recensioni, era la canzone in cui campionava By This River di Brian Eno e devi avere una faccia di bronzo tanta per campionare Eno e poi pitcharlo contro la natura lenta che aveva partorito quei tasti e comprimerlo fino a farlo diventare pezzo d’arredamento, soprammobile nascosto dietro ad altri soprammobili. Di solito non ascolto mai un pezzo senza ascoltare l’album, ma a volte quel briciolo di curiosità che conservo sembra fatto apposta per temperare i miei sani princìpi (o erano insane manie, boh). Così ho scaricato quella Exsangue che tratta Eno come un disco che si incanta a quarantacinque giri invece che a trentatré, come quel mio vecchio quarantacinquegiriPDU di Catherine Bardin eccetto che per il numero di giri ed eccetto per il fatto che non si incanta, ancora. Sentendola mi dico che è uguale a Midnight In A Perfect World con quelle tastiere filtrate, il crescendo, il vocione campionato e mi dico che manca solo una voce femminile per farne due separate alla nascita, il che forse non depone a favore di monsieur Benjamin. Ma è per questo che di solito non parlo di singole canzoni, perché incappo sempre nel piccolo peccato veniale e magari Négatif mi piace anche. Il programma di sharing intanto si era messo in testa anche di scaricare la title track e…è vero, devono avergli regalato il piccolo Gainsbourg da piccolo. Non si spiega altrimenti perché adesso lui canti Je suis négatif e io no.