29.5.03

26 Mixes For The Cash

CD 1

Dormo nella camera che era di mio fratello, lo capisco dai poster sui muri. Dormo lì da solo perché sono un insonne. Se ti puoi svegliare alle dieci non è un problema, hai tutto il tempo di prendere le misure, ti dirigi verso il letto solo all’ultimo minuto. Se invece devi esser su prima delle otto, i margini si riducono. Insonne però non è la parola giusta: ho solo qualche difficoltà inconscia ad abbandonarmi. Cerco appigli e amplifico tutto quello che ho intorno. Un piccolo mal di pancia può diventare un incubo sanabile solo con una colata di acqua e zucchero. Non sopporto quando il lenzuolo mi si arriccia sui piedi. E odio i rumori regolari delle lancette degli orologi, perché in fondo mi piace dormire. Prima ero in camera con l’altro mio fratello, quello medio, e ora tutti vi aspetterete che russi. Peggio. Respira. Mentre dorme il suo respiro diventa spesso affannoso e quando non riuscivo a dormire diventavo nervoso per quel ritmo più veloce delle mie palpitazioni, mi alterava. Di solito il mio rimedio consisteva in un colpo di cuscino e se mi chiedeva cosa c’era io rispondevo con un sinistro Smettila di respirare. Dopo un po’ si è incazzato e ho cambiato stanza.


CD 2

Mi sveglio nella camera che era di mio fratello, lo capisco dai poster sui muri. La parete a sinistra del letto d’inverno è un ghiacciolo, ma d’estate ha il suo perché. Mi sono girato nel letto mentre dormivo, inizio sempre sdraiato sulla destra. Girandomi la maglietta è salita su e ho la pancia scoperta. Rotazione di 180° verso est. La serranda non è chiusa bene, come ho fatto ad addormentarmi? Conto le fessure di luce, l’angolo ne consente cinque. In cucina sentono Deejay TV. Ho la bocca un po’ asciutta e oggi deve esserci più sole di ieri. Scosto il lenzuolo e dirigo il piede destro verso il pavimento. Fresco. Cerco la ciabatta, ma non la trovo, deve essere finita sotto il letto. Senza alzarmi vago col piede e sento sul polpaccio la barra laterale di legno a lato del materasso. Tiro fuori anche la sinistra. Gli occhi sono ancora chiusi, ma conosco la strada.