30.4.03

Spaesamento

Avete presente quando si incontra qualcosa di familiare in un contesto che ne altera la percezione, al punto che sulle prime nemmeno ti rendi conto che quel qualcosa è lo stesso con cui convivi dalla nascita? Mi sono incartato, non so descrivere bene questa sensazione, i tedeschi hanno una parola ben più adatta di spaesamento, ma ora non la ricordo. Lo diceva il mio professore di storia e filosofia che il tedesco è importante, ma tre anni di vocaboli inframezzati subdolamente nelle sue lezioni non sono bastati. Le cose sono andate così. Stavo sentendo il nuovo disco di Tricky, Vulnerable, che uscirà a giugno e conterrà pure due cover, Dear God degli XTC e The Love Cats dei Cure. Un primo ascolto in cuffia non particolarmente esaltante, al punto che dopo un po’ mi sono distratto. L’undicesima canzone, Where I’m From, è un po’ più veloce delle altre ma questo non mi distoglie molto da quello che stavo facendo. All’improvviso però succede qualcosa che sulle prime non riesco a focalizzare. Poi piano piano riesco a realizzare: la cantante che finora ha duettato con Tricky si è messa a cantare in italiano. Ho pensato che Tricky avesse concepito qualcosa di geniale, una canzone in inglese dove all’improvviso si sentissero parole nella lingua dell’ascoltatore, in modo da ripetere questo effetto straniante in un numero di paesi sufficiente a non rendere il disco un fallimento economico fin dall’uscita. Invece la cosa si è ripetuta anche nell’ultima traccia. Dopo una breve ricerca ho scoperto che la nuova musa di Tricky, che ricorda molto Martina, è italiana e si chiama Costanza Francavilla.