21.3.03

She Cries Your Name

Beth Orton aveva incontrato in una discoteca William Orbit. Faccio un salto. In studio lei cantò senza nessun accompagnamento Catch A Falling Star, cercando di ricordare più la versione di Françoise Hardy che quella di Perry Como. Faccio un altro salto. William si divertì molto a giocare con la sua voce e con le sue diavolerie elettroniche e le propose di fondare un gruppo. Nacquero così gli Spill, con Beth che imparava a suonare mentre scriveva le prime canzoni.
SuperPinkyMandy doveva essere il disco degli Spill. Per ragioni ancora oggi poco chiare il disco non uscì se non in Giappone, con un numero limitato di copie (5000) e a nome di Beth Orton. Oggi è praticamente introvabile. In quel disco Orbit sperimentò le soluzioni poi acclamate dal mondo intero in “Ray Of Light” di Madonna e nelle sue successive produzioni: adattando alcune delle idee degli Strange Cargo alla voce di Beth e alla forma canzone, Orbit propose fin da allora in maniera organica la sua visione del pop che sarebbe arrivata alle masse soltanto cinque anni dopo.