4.3.03

La nuova Europa

Mentre Labranca fornisce un prezioso osservatorio della televisione irachena, io mi sposto solo di qualche canale verso Viva Polska. Guardo con fiducia al contributo che ci potrà offrire nei prossimi tempi una nazione come la Polonia: giovane e piena di buoni propositi. Non mi va di fare zapping tra le tv musicali francesi, ora che non vengono più trasmessi i video di Calogero e Natasha St. Pier. Sono stufo di registrare “Festival” sulla tv tedesca per vedere bolsi cantanti confidenziali che pensano soltanto a quello che succede a casa loro. Viva Polska ha pure delle belle presentatrici e grazie a loro ho scoperto le t.A.T.u. quando ancora l’informazione musicale di regime non spendeva una parola su di loro. Credo che imparerò il polacco.
Viva Polska è sul canale 303. Ho la sintonizzazione personalizzata. Ho perso un pomeriggio per ordinare i canali per continenti, nazioni e temi. Ho un goldbox. Non sono scemo. Su Viva Polska passa un video di Ala Janosz: è vestita come Avril e sta facendo l’esame di guida, ma non va molto bene. All’improvviso come per magilla la diciottenne finto no global si tramuta in una specie di Kylie Minogue e il regista del video cita pesantemente “Can’t Get You Out Of My Head”. Dopo c’è un video vecchio che avevo già visto, un gruppo techno-rock con un cantante che sembra quello dei Prodigy ma andato a male. Linguacce, piercing inusuali e trecce rosa. Sognando Londra e Manchester. Poi mandano Asereje, il coraggio della parola. Spengo sul solito gruppo rap polacco dal nome pieno di zeta e dai cantanti che ricordano i Sottotono, anche se uno è più grasso e l’altro più magro.