La nuova Europa: Fathers and sons
Un quarto d’ora di Viva Polska prima dei Simpson. Oggi c’era la puntata Father & Son. I polacchi sono un po’ nostri figli, lo capisco dai video e dai pantaloni a vita bassa della conduttrice. Vorrei tanto una Viva 2 Polska: avrebbe presentatrici ancora più interessanti, ma so accontentarmi. A proposito di presentatrici interessanti, ricordo che una volta una delle veejay all’improvviso cominciò a parlare italiano. Un brivido simile l’avevo provato soltanto durante alcune pubblicità di Vox e poche altre volte nei canali musicali nostrani.
Si parte con Kasia Kowalska: è una specie di Dolcenera, anche dal punto di vista musicale. Chissà se anche lei sceglierebbe Severgnini al posto di Diaco. Nel video però sembra una Dolcenera fritta: abbrustolita e unta. Kasia ha tre anni in più di me, quindi tecnicamente non è più una pischella. Vanta collaborazioni con Stinga e Roberta Planta, ma per saperlo dovete andare a leggere la sua biografia.
Sul video di Sarah Connor cambio canale. Torno per il successivo. Un gruppo rap, i Paktofonika: la voce del cantante ricorda Space One prima che facesse il militare. La produzione della canzone è casalinga e ricorda certi esperimenti italiani dei primi anni novanta. Siamo lontani da Timbaland e dalla sua megalomania.
Video di R. Kelly. Salto. Arriva una topona circondata da ballerini a petto nudo con un pezzo finto dance. È Edyta Gorniak, ma non è il mio genere. Ed i Simpson sono già iniziati.