10.1.03

Le anteprime: Massive Attack

Ancora non è uscito 100th Window, ma già si possono leggere le lyrics.
Canteranno 3D, Horace Andy e Sinead O'Connor. L'irlandese non mi è stata mai particolarmente simpatica e i testi dei due maschietti non sembrano lasciare spazio a guizzi particolari. Sperem...



Why Dance Music sucked in 2002

Come ha ben notato Emme Bi, la dance, e più in generale l'elettronica, è scomparsa dalle classifiche di fine anno di riviste e bloggers. Le uscite dei grandi nomi sono state a dir poco deludenti e gli esordienti sono sembrati tutti cloni. Nel cercare le cause di questa perdita di freschezza, si potrebbe ricorrere all'analisi di DJ Shadow a proposito dell'hip hop del '96 o imputarla ai soliti Osama Been Gees e Mullah Omar Manero. Più che altro, oltre ad una certa inflazione del genere, sembra che la scena si sia chiusa in un vicolo cieco creativo. Basta infatti guardare i continui rinvii nelle date di uscita dei dischi, insicurezza e coazione a ripetere. Un loop che le recenti evoluzioni dei generi (dalla 2 step alle versioni piu cervellotiche della techno e del drum'n'bass) non sono riuscite a scalfire. Forse proprio perché, in qualche modo, la vitalità delle produzioni è stata sempre più legata all'aspetto della novità sonora, che a quello dell'espressione artistica. E poi diciamocelo, sentire il nuovo della Thievery Corporation non è certo paragonabile ad aspettare con impazienza l'arrivo a casa delle Sessions di K&D, con quella confezione così lussuosa.
Ecco allora tentativi strambi come il PCCOM, Dogma in musica di Matthew Herbert che usa le ossa come percussioni e che porta i Matmos a impiegare il famigerato rumore del trapano del dentista. O, peggio, tentativi trash come quelli della tizia che mentre suona la sua techno d'avanguardia, porta avanti uno spettacolino softcore, prontamente immortalati da un articolo di Musica di Repubblica, "purtroppo" non online. D'altra parte gli ultimi sperimentatori dell'elettronica hanno sentito puzza di bruciato e si sono tenuti alla larga dal dancefloor, puntando più sulla contaminazione col pop/rock o accentuando lo spostamento verso una musica non di note, ma di suoni.
E noi italiani? Mai stati così bene.



Ce la facciamo noi la dance, brutti bastardi!

Parallelamente alla crisi d'idee della scena ufficiale si è diffusa, soprattutto grazie all'mp3 e a tutti i software ad esso legati, l'abitudine di crearsi proprie versioni da ballo dei successi più sentiti nelle radio. Niente di nuovo sotto il sole, i remix e i campionamenti li usavano già i nostri zii. Ma il colpo di genio (per usare il nome di uno dei tanti bootleg che si sono diffusi grazie ai programmi di condivisione) è stato fondere due canzoni, una di quelle che ogni radio manda una sessantina di volte al giorno, l'altra un pezzo indie arrabbiato o rap o techno. Con buona pace dei diritti d'autore, ma spesso con molta ironia: fa tenerezza vedere come le velenose liriche di Eminem stiano così bene sulle musiche di Britney Spears. Ok, a questo punto i miei zii ricorderebbero che certe cose le facevano già gli Aerosmith e i Run DMC, ma non tutti hanno zii rompiscatole come i miei.
Dopo qualche anno di underground il fenomeno è scoppiato inevitabilmente sulle riviste, con le pronte etichette di "electroclash" e "bastardpop". Una band belga fino a quel momento poco considerata, i Soulwax, fiuta l'affare e lancia il progetto 2 Many DJs, una radio online, serate nei club di tutta Europa e, dulcis in fundo, un disco in cui duettano Salt'n'Pepa e Stooges, Dolly Parton e i Röyksopp, i Velvet Underground e le Peaches.
Per chi si fosse appassionato, la morte del pop bastardo è già arrivata, ai Brit Awards, dove Kylie Minogue ha cantato "Can't get you out of my head" su "Blue Monday" dei New Order.



Un grazie a...

Wittgenstein. Sperando di mantenere le premesse.



Oggi

Si annunciano vento siberiano e sei gradi per il week end anche in Sicilia. Alla faccia della devolution.



La canzone del giorno

Last Night A DJ Saved My Life - 90 Day Men