7.6.04

Antivirtualità (o del piegare troppe camicie in una volta)

So che i traslochi comportano un aumento dello stress e il fatto che dopo due settimane rifaccia le valigie per cambiare residence non depone a mio favore. A questo aggiungete che d’ora in poi, oltre a non usufruire più della connessione internet dalla quale vi scrivo, non vedrò più vicino all’ingresso del posto in cui vado a dormire un locale che sembra preso da un film di David Lynch, una sorta di One-Eyed Jack che mette i brividi con il suo blu vetrato. Se unite i puntini dall’1 al 425 (siete mai stati all’ultimo numero di un albergo o di un residence?), non vi stupirete della rivelazione che sto per farvi: Tricarico chatta in italiano su internet con Erlend Oye, ma il primo pensa di chiacchierare con Gabry Ponte e il secondo con Little Tony.